Riceviamo e pubblichiamo quanto dichiarato dal consigliere comunale Sebastiano Anastasi in merito all’emergenza randagismo a Catania
“Nel mese di febbraio di quest’ anno l’ A.N.T.A associazione nazionale tutela animali lamentava attraverso il proprio Presidente Nazionale dott. Bruno Mei la costosa e obsoleta gestione dei cani randagi da parte del Comune di Catania,a seguito di ciò il sottoscritto consigliere comunale, non riscontrando alcuna replica alla stessa da parte dell’ Amministrazione Comunale, provvedeva immediatamente a promuovere ed ottenere un audizione della stessa associazione con i locali rappresentanti presso la II C.C.P. per l’approfondimento e verifica di certe notizie !
Durante tale audizione e da la documentazione prodotta emergeva che l’A.N.T.A Associazione Nazionale Tutela Animali, opera dal 2004 con la collaborazione del corpo forestale dello stato, e con il N.I.R.D.A. ( Nucleo Investigativo Reato in Danno Animale ), unico vero soggetto specializzato in materia di tutela e benessere animale, in tutti i suoi anni di esistenza ha eseguito centinai di sequestri e denunce , di animali tenuti in condizioni pietose , e sequestri di cani per l’impiego in combattimenti clandestini; ha realizzato anche 24 rifugi sanitari, non canili ma rifugi sanitari, tutte a norma di legge, molti realizzati anche dopo il sequestro di alcuni canili comunali ritenute non idonee, per il benessere dell’animale;che in sintesi, l’ANTA onlus gestisce diversi rifugi, alcuni in convenzione decennale e altri in gestioni annuale, sempre finalizzati alla custodia e benessere animale, tra cui: Alba Adriatica ( Abruzzo ), Verona ( Veneto ), Montegranaro, Ancona “gattile” ( Marche ), Taranto, Cassano delle Murge ( Puglia ); Policoro, ( Basilicata ), Perugia “gattile” ( Umbria).
Sopratutto si apprendeva che l’A.N.T.A per dare collaborazione in modo costruttivo al grave problema del randagismo in città , sempre attraverso il proprio presidente Nazionale dott. Bruno Mei, aveva partecipato ad un bando che il comune stesso aveva emanato alla fine di marzo del 2016, per la realizzazione gratuita di un rifugio sanitario realizzato con una forte riduzione della spesa pubblica quantificabile sin da subito in oltre il 30% di essa ( con un paventato risparmio di circa 600.000,00 € annui) , quindi con evidente recupero di ingenti risorse da destinare ad esempio al già carente comparto dei servizi sociali!
E allora perchè nessuna delibera è stata ancora approntata?
Perchè non si coglie ugualmente un occasione così ghiotta e civile per cittadini,randagi e casse comunali?
A chi giova tutto ciò?
L’amministrazione depositi immediatamente la delibera per essere passata al vaglio del Consiglio Comunale e risponda ancor prima al sottoscritto fornendo dettaglitamente le cifre su il numero esatto dei cani randagi attualmente ricoverati presso le strutture convenzionate con il Comune di Catania, con i relativi costi giornalieri mensili e annui e il numero esatto d’interventi mensili di cattura dei cani in città con i relativi costi per gli anni 2014 2015 2016.”
Sebastiano Anastasi
Consigliere comunale
Capogruppo Grande Catania